Di seguito alcune linee guida relative a dettagli di compilazione dei tag XML.
Il codice catasto presente nel PDF ufficiale del libretto viene considerato codice univoco dell’impianto, ovvero se in un libretto sono presenti due o più impianti allora ci devono essere due o più codici catasto distinti.

Il libretto è considerato solo come una “stampa” dell’elenco degli impianti relativi alla stessa unità immobiliare, quindi non ha un codice identificativo, ma è appunto connesso al concetto di unità immobiliare.

Un’unità immobiliare viene identificata univocamente attraverso un insieme obbligatorio di dati catastali (codice del comune, sezione, foglio, particella e subalterno). Uno o più impianti possono essere relazionati ad una o piu unità immobiliari.

I tag XML che nel nome hanno il termine “scheda”, se presenti, devono essere inseriti una sola volta e hanno il solo ruolo di contenitore di altri tag più specifici. Ad esempio, se l’impianto ha la scheda 3 relativa al terzo responsabile, ci deve essere una sola coppia di tag <scheda_3_terzo_responsabile></scheda_3_terzo_responsabile> che contiene almeno una coppia di tag <terzo_responsabile></terzo_responsabile> contenenti i dati del terzo responsabile.

I tag XML relativi alle schede opzionali che non sono presenti devono essere omessi nel corrispondente XML, ovvero non può essere essere utilizzato il tag vuoto. Ad esempio, se l’impianto non ha la scheda 3 relativa al terzo responsabile, nell’XML non deve comparire il tag scheda_3_terzo_responsabile. L’utilizzo del tag vuoto (<scheda_3_terzo_responsabile/>) non è consentito, come anche tag esistente con dati non significativi (tipo trattini, spazi vuoti, asterischi, ecc..)

Nel PDF a questo link viene descritta la struttura dell’XML, con dettagli sui tipi di dato, campi obbligatori e opzionali, sia delle versione ufficiale che di quella semplificata.